VITTORIO SGARBI

VITTORIO SGARBI

“LEONARDO” di Vittorio Sgarbi

Musiche composte, ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino (Violino, viola, oud, elettronica)

Scenografia e video di Tommaso Arosio

Le magistrali performance di Vittorio Sgarbi han fin qui dimostrato come, artisti antecedenti il nostro secolo abbiano fortemente inciso il modo di percepire il quotidiano in cui siamo immersi. Dunque con il passo successivo non si poteva che alzare il tiro, e così tenteremo di svelare un enigma su cui l’umanità si è da sempre interrogata, ecco quindi il terzo percorso approdare a LEONARDO DI SER PIETRO DA VINCI (1452/1519), di cui proprio nel 2019 ricorreranno le celebrazioni dal cinquecentenario della morte, e con cui attraverso questo spettacolare “Leonardo” ne anticipiamo per nostro conto le celebrazioni. Leonardo ingegnere, pittore, scienziato, talento universale dal Rinascimento giunto a noi, ha lasciato un corpus infinito di opere da studiare, ammirare, e su cui tornare a riflettere ed emozionarsi, ci saranno sicuramente Monna Lisa in compagnia dell’Ultima Cena, e ogni aereo ingegno che il genio di Leonardo studiò, fino a spingersi alla tensione del volare. Proprio un altro viaggio, con tempi e modalità sorprendenti, con il lavoro minuzioso delle trame composte e curate da doppiosenso, progetto di Valentino Corvino e Tommaso Arosio dedicato allo studio delle relazioni profonde esistenti tra suono e immagine, dove linguaggi, tecnologie e immaginari vengono rielaborati e messi alla prova nello sviluppo di opere sceniche, performance ed installazioni; e con questa misurata miscela esplosiva, ecco a voi lo spettacolare enigma di “Leonardo” rivelato!

 

 

“RAFFAELLO”  di Vittorio Sgarbi

Musiche composte ed eseguite dal vivo da: Valentino Corvino (Violino, viola, oud, elettronica, glasses)-  Scenografie video di Elide Blind, Nicolò Faietti, Domenico Giovannini, Mikkel Garro Martinsen, Simone Tacconelli, Simone Vacca

Vittorio Sgarbi esordì al Festival La Versiliana nell’estate 2015 con lo spettacolo teatrale “Caravaggio”, con sorprendenti salti temporali condusse il pubblico in un percorso illuminante dentro le viscere artistiche e sociali del Merisi, tali vicende hanno disvelato straordinari fenomeni premonitori della contemporaneità, il pubblico ammaliato dall’inedita percezione, e stimolato dall’abile miscela di racconto, immagini e suoni, ha potuto sperimentare l’indissolubile comunione con l’esperienza caravaggesca, esperienza rinnovata nei sequel degli altrettanto fortunati “Michelangelo” (Stag.2017/18) e “Leonardo” (Stag.2018/19).

Le magistrali performance di Vittorio Sgarbi han fin qui dimostrato come, artisti antecedenti il nostro secolo abbiano fortemente inciso il modo di percepire il quotidiano in cui siamo immersi. Il quarto protagonista su cui vertono le nuove indagini del Vittorio “Nazionale”, compone un trittico sul Rinascimento giungendo a RAFFAELLO SANZIO (1483/1520), genio di cui nel 2020 ricorrono le celebrazioni dal cinquecentenario della scomparsa, e con cui attraverso questo spettacolare “Raffaello” viene anticipato un tributo a ciò che sarà istituzionalmente.

Raffaello è considerato uno dei più grandi artisti d’ogni tempo, la sua opera segnò un tracciato imprescindibile per tutti i pittori successivi, fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, diede vita ad una scuola che fece arte “alla maniera” sua. Raffaello fu un modello fondamentale per tutte le accademie, e la sua influenza è ravvisabile anche nei pittori moderni e contemporanei.

doppiosenso è un progetto dinamico di Valentino Corvino, in questo spettacolo con Domenico Giovannini sono state indagate le relazioni esistenti tra testi sonori, immagini e parole, qui la tessitura di un fil rouge ha armonizzato le originali dissonanze stilistiche. Sei video artisti, infatti, sono stati invitati ad interpretare singolarmente una sezione dello spettacolo attraverso propri archetipi, lettering e potenti fissioni, disgregazioni materiche e trascendenti parti aeree. Le geminazioni emerse creano così un unicum ritmico installativo attorno allo spettacolo “Raffaello”.

 

 

CANOVA TRA INNOCENZA E PECCATO” di Vittorio Sgarbi

Antonio Canova (Possagno,1757 / Venezia,1822) è ritenuto il massimo esponente del Neoclassicismo in scultura e soprannominato per questo «il nuovo Fidia».
Intimamente vicino alle teorie neoclassiche di Winckelmann e Mengs, Canova ebbe prestigiosi committenti, dagli Asburgo ai Borbone, dalla corte pontificia a Napoleone, creando opere immortali per la nobiltà veneta, romana e russa. Tra le sue opere iconiche saranno in scena Amore e Psiche, le Tre Grazie, Paolina Borghese, la Venere Italica.

Vittorio Sgarbi celebra la vita di un artista moderno ripercorrendone l’attualità nei risultati estetici. Accendendo dialoghi con artisti coevi, e contemporanei, lo spettacolo sonda la poetica di Canova in bilico tra innocenza e peccato. Canova è vivo perché le sue opere continuano a vivificare il presente con la loro esistenza fisica, sensoriale ed intellettuale, ne possiamo fruire dal vivo alla Gypsotheca di Possagno, ai Museo Vaticani e alla Galleria Borghese, al Louvre, all’Hermitage e in numerosi musei del mondo, alcune di queste opere sono qui riunite in uno spettacolo sensuale da non perdere; per tornare a visitare con occhi nuovi i musei e le loro collezioni.

 

“MICHELANGELO” di Vittorio sgarbi

Con Valentino Corvino (compositore) – voce narrante di Vittorio Sgarbi

Dopo lo straordinario successo dello spettacolo teatrale “Caravaggio”, dove Vittorio Sgarbi ha condotto il pubblico in un percorso trasversale fra storia dell’artista ed attualità del nostro tempo, parte una nuova esplorazione sull’universo “MICHELANGELO”.

La stupefacente arte di Michelangelo Buonarroti si farà palpabile alle molteplicità sensoriali, attraversate dal racconto del Prof. Vittorio Sgarbi, contrappuntate in musica da Valentino Corvino (compositore, in scena interprete) e assieme alle immagini rese vive dal visual artist Tommaso Arosio. Verrà così ricomposto un periodo emblematico, imprescindibile ed unico nell’arte, e assieme all’ambizione di scoprire un Michelangelo inedito, non resterà che farci sorprendere.

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