GIUSEPPE ZENO / EURIDICE AXEN

GIUSEPPE ZENO / EURIDICE AXEN

TRAVOLTI DA UN INSOLITO DESTINO NELL’ AZZURRO MARE D’AGOSTO” 

scritto da Lina Wertmuller in collaborazione con Valerio Ruiz

Adattamento di Marcello Cotugno e Irene Alison

Con (in o.a.) Barbara  Alesse – Alfredo Angelici – Francesco Cordella

Regia Marcello Cotugno

(ottobre/dicembre)

 

NOTE DELL’AUTRICE

Il grande successo dell’originale cinematografico risiede nella sua capacità di assorbire lo spirito di un’epoca, di raccontare i contrasti sociali e politici con caparbia ironia, mettendo a nudo un intero sistema di pensiero nel quale il pubblico si è riconosciuto.

All’epoca in cui il film fu fatto, la prima metà degli anni ʹ70 e precisamente il 1974 l’Italia era spaccata in due dalle forze estremiste dei comunisti e dei gruppi di destra. Il clima che si respirava in Italia e che ispirò il film non era certo leggero, anzi, tra i più drammatici e turbolenti: attentati terroristici, lotta armata, brigate rosse, rapimenti, morti e scontri violenti furono gli elementi che sconvolsero quel decennio, non a caso ribattezzato come “gli anni di piombo”. La forza del film è rappresentata dallo sguardo esterno e disincantato ma allo stesso ironico, grottesco e umoristico, con cui la regista ha evidenziato grandi contrapposizioni sociali: un nord industrializzato rispetto a un sud povero e sfruttato; una visione comunista messa accanto a un concreto spirito capitalista ambizioso di ricchezza; l’idea arcaica della donna nata per servire l’uomo, ironicamente affiancata all’esempio di un’imprenditrice di successo; i conflitti politici che passano anche attraverso i conflitti di genere. Tutto questo è incarnato nei due protagonisti della storia: il marinaio siciliano Gennarino Carunchio e la bella milanese Raffaella Pavoni Lanzetti. I due sono travolti dal destino e per ironia della sorte si trovano naufraghi su un’isola deserta, una terra desolata che non ha nulla da offrire. È proprio qui, sull’isola, un luogo lontano dal mondo civilizzato, dagli stereotipi culturali, dalle barriere sociali, dove la natura impone le sue regole, che i due dispersi trovano inaspettatamente l’amore l’uno per l’altro. L’assenza di leggi, di cultura, di società rende possibile un’unione altrimenti impossibile. Una volta tornati nel mondo da loro conosciuto, dove ad attenderli ci sono famiglie, lavoro e ruoli sociali, la travolgente passione che li ha legati non può più esistere.

Sulla base di questa idea, che all’epoca fece appassionare milioni di persone, proponiamo un adattamento contemporaneo della sceneggiatura, dove il contesto sociale e politico corrisponde alle dinamiche vissute al giorno d’oggi. Rispetto agli anni ʹ70, nonostante lo scenario sia molto cambiato, è possibile identificare chiaramente i nuovi contrasti, i poli opposti attorno ai quali si giocano due visioni del mondo. La miliardaria e il marinaio, questi personaggi rappresentano due mondi lontani e sconosciuti, la cui percezione comune accentua gli elementi di contrasto. L’ignoranza crea paura; la paura, violenza. Ma grazie a un luogo vergine come l’isola, che costringe alla convivenza forzata al di fuori dei ruoli sociali e del contesto geopolitico e religioso, Raffaella e Gennarino possono conoscersi e persino amarsi.

La struttura della commedia non cambia rispetto all’originale cinematografico, così come la chiave grottesca che permette di raccontare la storia accentuando ironicamente le caratteristiche dei personaggi.

 

 

Maggiori Dettagli